Due torti non fanno una ragione.
Ed allora nasce una querelle (di bassissimo livello)
- da una parte i cattolici che protestano contro quel gesto (non nuovo a dir il vero) che ha visto il leader della Lega Salvini Premier stringere in mano un rosario dopo aver snocciolato santi ed invocato l'aiuto di Maria;
- dall'altra i seguaci salviniani che puntano il dito contro la chiesa ed in particolare sottolineando episodi (che sempre più vengono a galla) che ben poco hanno di cristiano (leggi pedofilia) perpetrati da appartenenti al clero. Senza peraltro dimenticare le critiche verso papa Bergoglio e la sua "apertura" a migrazione e mondo islamico.
Se da un lato c'è chi spara le ultime cartucce per una campagna elettorale stile "neverending story" usando simboli sacri, dall'altro c'è chi la sacralità di una consacrazione la nasconde sotto le lenzuola.
Quindi? Nulla... Siamo proprio davanti a tifoserie di due squadre che si affannano a cercar punti chiudendo la partita su un deludente 0-0. Bocciatura totale per entrambi!
Ma non è una partita di calcio, tanto più che non c'è un arbitro con il cartellino rosso in mano...purtroppo...
O forse potremmo esserlo noi, ben distanti dall'essere supporter di una o dell'altra fazione?
Ci sono voti e voti. Quelli politici e quelli religiosi.
Ben diverso no?
Una cosa li accomuna però: le pecore!